Buongiorno da Casa Fools,
questa è La Lettera, l’editoriale che guarda il mondo attraverso gli occhi dell’arte.
Qui siamo Luigi, Roberta e Stefano, esitanti tra il costume da bagno e la palandrana anti diluvio.
Umberto Boccioni, lo conosci? Pittore e scultore del movimento futurista, un movimento artistico che celebrava il dinamismo, la velocità e la modernità. Le sue opere sono caratterizzate dal movimento e la frenesia. Questa è La Risata.
Non dire niente, ci siamo già capiti.
Elezioni, clima, guerre, violenze, genocidi, l’estrema destra che avanza, l’Italia che forse sbatterà muso agli europei di pallone. A quelli di atletica stiamo dominando, con 24 medaglie già conquistate. Ma a chi importa? Il tempo di un like al post e boh, chi era quella?
Fra il lusco e il brusco e le foglie al fresco stiamo continuando a portare avanti i FoolsLab, e questo fine settimana è toccato al FoolsLab LOL.
Ispirato al noto format dove chi ride è fuori? Quel format fondato sui meccanismi della commedia dell’arte e per il quale abbiamo scritto una Lettera il 17 marzo 2022?
No, abbiamo usato quell’acronimo solo per dargli un’aria friendly, perché in realtà è super complesso.
FoolsLab LOL è un lab sulla comicità, non di comicità.
Che vuol dire?
Vuol dire che con i partecipanti abbiamo fatto una serie di esperimenti per provare a rispondere alla domanda delle domande:
Perché l’essere umano ride? Cosa fa ridere? A che serve la risata?
Questo dipinto è La città che sale; rappresenta la visione di Boccioni di una città in rapido sviluppo, piena di energia e movimento. È considerato il manifesto visivo del futurismo.
Ti stupirai, ci stupiamo, ma la scienza non lo sa. Ci sono studi, tesi, ipotesi, ma niente mette d’accordo tutti, nulla risponde strettamente al perché.
Siamo gli unici animali a ridere?
Inesatto: anche i cani ridono.
Sì, i cani. Non capiscono le battute o gli scherzoni ma hanno un sistema simile al nostro riso.
Mentre le scimmie, a quanto pare, hanno il senso dell’umorismo.
Quindi? Perché ridiamo?
Gli stati d’animo: l’addio.
Boccioni sperimentava con nuovi materiali e tecniche, cercando di esprimere la fluidità del movimento e la complessità della percezione umana.
A livello evoluzionistico è un’azione assai rischiosa:
chiudiamo gli occhi, scuotiamo il diaframma, abbassiamo la guardia, apriamo la bocca, siamo vulnerabili agli attacchi e rumorosi.
Ma allora perché abbiamo conservato e sviluppato questa particolare reazione, comune a tutti gli esseri umani, anche quelli nati sordi o ciechi?
Fisiologicamente, l’epiglottide blocca il flusso d’aria verso l’esterno, i polmoni vanno sotto pressione, il diaframma spinge e quando la valvola si apre, l’aria attraversa di colpo le corde vocali e nasce la risata, così giusto per far vedere che anche anatomicamente abbiamo studiato.
E a livello fisiologico?
Il riso è una risposta che coinvolge il nostro cervello, in particolare i circuiti legati alle emozioni e alla gratificazione. Quando ridiamo, il nostro corpo rilascia un botto di endorfine, quei neurotrasmettitori che ci fanno sentire bene e che il cervello spara quando vuole che una cosa la facciamo spesso.
Ridere riduce lo stress, abbassa la pressione sanguigna e migliora il nostro sistema immunitario. Come andare a correre, ma decisamente più piacevole.
Tutto questo è affascinante, ma ancora non abbiamo capito perché ci fa ridere quello che ci fa ridere?
Ecco alcune teorie, su nessuna delle quali la scienza è d’accordo, che bellezza.
Materia.
Boccioni è morto giovane, a soli 33 anni, a causa di una caduta da cavallo.
La sua carriera fu breve ma intensa.
Teoria dell’Incongruenza
Il riso è provocato da situazioni che tradiscono le nostre aspettative in modo non minaccioso, creando una discrepanza tra ciò che ci aspettiamo e ciò che accade realmente.
Sin da quando iniziamo ad apprendere, il nostro cervello crea modelli riconoscibili, cioè cerca di capire il funzionamento delle cose, riconoscendo dei comportamenti ripetuti.
Nel comico vige la regola del tre: un’azione la ripeti due volte uguale e alla terza qualcosa va storto, creando una discrepanza tra ciò che ci aspettiamo e ciò che accade realmente. Esempio: tizio sta osservando lo smartphone, nel mentre con una forchetta appizza della pasta e la porta alla bocca senza guardare. Prima forchettata, porta alla bocca, mastica, seconda forchettata, porta alla bocca, mastica, terza forchettata, sbaglia misura e la ficca nel naso.
Risate.
Teoria della Superiorità
Ridiamo per affermare un senso di superiorità sugli altri.
I clown sono i principi indiscussi in questo. Sono incapaci a vivere, sbagliano qualunque cosa e ci fanno sentire più intelligenti. Meglio ancora se il personaggio in questione si crede molto scaltro e poi sbaglia clamorosamente. Ridendo stiamo anche dicendo alle persone che sono con noi: Che stupido, vero? Noi non siamo stupidi come lui, vero?
Teoria del Sollievo
Il riso permette di liberare energia psichica repressa, aiutandoci a liberare tensioni e stress accumulati.
Quando siamo tesi, il diaframma si blocca, il respiro si accorcia, la tensione sale e una piccola battuta può suscitare una risata distensiva. Risata che significa: Ehi persone intorno a me, va tutto bene vero? Siamo tutti simpatici giusto? Siamo in un clima sereno?
Ma soprattutto: Su questo la pensiamo uguale!
Esempio: colloquio di lavoro molto formale, in una stanza con grandi finestre, si vede il cielo azzurro che viene attraversato dalla scia di un aeroplano. L’esaminatore fa una battuta sulle scie chimiche, tutti ridacchiano, compreso il candidato. La situazione si rilassa.
Sta dicendo: Nessuno qui crede alle scie chimiche, vero? e rispondendo con una risata stanno implicitamente dicendo: Si, vero.
Più raramente assistiamo a questi ardimentosi slanci di ironia da parte del candidato. Immagina la situazione al contrario: scia in cielo, battuta sulle scie chimiche, la commissione seria e quasi risentita, imbarazzo generale.
Se ci fosse del pubblico, ne riderebbe.
Perché? Per il punto 2 unito ad un concetto fondamentale: se la vita è sofferenza, ci diverte di più guardare soffrire gli altri che essere protagonisti della sofferenza. Così impariamo dai loro errori e possiamo spacciarci per più capaci.
Forme uniche della continuità nello spazio.
Scultura tra le più celebri del futurismo: una figura umana in movimento. Siamo sicuri che l’avrai vista altre mille volte. Dove? Controlla sulla moneda da 20 cent.
Ce ne sarebbero almeno altri 5 di punti, ma mica possiamo dire tutto qua!
In conclusione, ridere fa bene!
Ah, perbacco, che grande informazione che ci state dando. E perché non aggiungere: non uscite nelle ore calde, bevete molta acqua e non calpestate le aiuole?
La vera notizia è che ancora non sappiamo il perché ci accade, ma senza questo sfogo moriremmo, ammalandoci.
La prossima volta che ti ritrovi a ridere, fermati un attimo e rifletti su tutto ciò che sta accadendo nel tuo corpo e nella tua mente. Potresti scoprire che dietro ogni risata c’è molto più di quanto si possa immaginare.
E oggi, te la sei fatta già una bella risata?
NO?
Niente paura, esiste il “Generatore di Barzellette” con IA, è talmente efficace che ci ha depresso.
Provalo e vedrai.
Buon divertimento!
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|